Far-Famiglia
Quali aspetti consideri più utili e interessanti di questo metodo?
1) L’educazione ai “buoni comportamenti” (o educazione alle virtù).
2) Coinvolgimento diretto dei genitori, che non sono destinatari passivi di una teoria, ma sono “costretti” ad essere protagonisti dell’educazione dei loro figli piccoli.
3) Studio di un libro che tratta di un argomento specifico a carattere educativo facile da leggere, comprensibile e immediatamente applicabile.
4) Operatività, concretezza.
5) Approccio positivo, tanto negli interventi con i figli che nelle riunioni fra genitori.
6) Solidità dei fondamenti scientifici (pedagogia, neuroscienze).
A quale tipo di famiglie pensi sia più adatto? A chi lo consiglieresti specialmente?
È adatto a tutte le famiglie con figli, in particolare a quelle con bambini piccoli (0-10 anni).
Lo consiglierei particolarmente anche ai genitori giovani di oggi, desiderosi ma “incasinatissimi”: FF aiuta ad “ottimizzare” le energie spese in famiglia.
In poche parole, come si articola un corso tipo?
Si costituisce un gruppo di una decina di genitori.
Si legge un libro che offre ai genitori semplici contenuti sull’educazione, ma soprattutto tanti spunti operativi per offrire ai bambini occasioni nelle quali esercitare i buoni comportamenti.
A casa i genitori provano ad applicare gli spunti del libro attraverso la realizzazione del Piano d’Azione (PdA – sorta di allenamento all’esercizio dei buoni comportamenti).
Nella riunione mensile, si raccontano i PdA e si riceve un piccolo intervento frontale su un tema educativo. Normalmente, ogni corso ha tre riunioni mensili, perché i libri sono divisi in tre parti da leggere, studiare e applicare.
I genitori iscritti, inoltre, hanno la possibilità, in qualsiasi momento, di chiedere una consulenza a tu per tu con un formatore di FF.
Personalmente, quale è il più grande beneficio che hai sperimentato, tramite questo metodo, nella vita di coppia, di padre, di madre?
Nella vita di coppia: il confrontarsi per la elaborazione dei PdA (il chè significa confrontarsi sul progetto educativo da costruire per ogni figlio; il chè significa saper ascoltare il coniuge, sapersi relazionare in modo aperto con lui, comprenderlo, …).
Come genitori: il non improvvisare, fare interventi consapevoli, acquisire quasi senza rendersene conto uno stile educativo positivo, condividere con altri genitori problematiche educative significative, confrontarsi con i figli in merito agli aspetti educativi più importanti.
Secondo la vostra esperienza, in quali contesti si potrebbero promuovere i corsi? Scuole, parrocchie, centri vari di aggregazioni, contesti lavorativi…
Finora abbiamo promosso nell’ambito delle relazioni amicali di ogni promotore e partecipante ed, ultimamente, in alcune scuole dell’infanzia; pensiamo sia particolarmente adatto per essere proposto alle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e negli asili aziendali.
Liliana e Andrea
Altre informazioni: https://www.farfamiglia.org/